La lettura condivisa colma le distanze sociali e genetiche

Un recente studio, pubblicato sul Journal of Pediatrics, dimostra che la pratica della lettura condivisa, fin dai primi mesi di vita, è particolarmente importante per un buon sviluppo del linguaggio, non solo per le bambine e i bambini in condizioni di svantaggio sociale ma anche in svantaggio genetico.

Bambine e bambini con predisposizioni genetiche a esiti peggiori in termini di linguaggio, e quindi destinati a questo quando nessuno legge con loro e per loro fin da piccoli, rispondono in modo particolarmente buono alla lettura condivisa, tanto da evitare il gap che altrimenti avrebbero.

La lettura condivisa risulta sempre di più una buona pratica che colma le distanze, sociali e genetiche.

L’articolo di riferimento è: “Shared Reading at Age 1 Year and Later Vocabulary: A Gene–Environment Study” di Manuel E. Jimenez, Nancy E. Reichman, Colter Mitchell, Lisa Schneper, Sara McLanahan, Daniel A. Notterman, pubblicato nel Journal Pediatrics 2020;216:189-96.


Ringraziamo il dott. Domenico Cappellucci per averci segnalato l’articolo.

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