Cosa vuol dire costruire “Comunità amiche della lettura”?

Il progetto coinvolge chi non si occupa direttamente di famiglie o di lettura condivisa, perché?

Perché crediamo nel valore della rete per costruire quel “villaggio” tanto necessario alle famiglie.

Costruire una comunità intorno alle famiglie significa invitare all’ascolto dei genitore, dei bambini e delle bambine che vivono l’ambiente come una delle prima fonti di apprendimento e crescita. 

Con “Comunità amiche della lettura, fin da piccoli” abbiamo proposto la formazione a operatori e operatrici di vari ambiti: negozianti, altri enti del terzo settore, associazioni di cittadini o di volontariato che non avevano mai partecipato a un percorso di questo tipo, per valorizzare il loro ruolo di “ponti con le famiglie“. 

La sensibilizzazione pre-formazione è stata per noi una nuova sfida, ma l’obiettivo è proprio questo: coinvolgere chi normalmente sente di non avere un ruolo attivo nel sostegno alla genitorialità e nel percorso di crescita di un bambino o una bambina. 

Conoscere il valore delle buone pratiche, significa poter dare giusti consigli ai genitori per supportarli e aiutarli a scoprire e frequentare i vari luoghi e servizi della città, per trasmettere l‘importanza del tempo di qualità.

Portiamo avanti un lavoro di rete multidisciplinare su vari territori, ognuno nel proprio settore e col proprio ruolo. A novembre si sono concluse le formazioni a Palermo e Trieste; a gennaio Cisterna di Latina, Catanzaro, Milano e Genova; a febbraio le ultime, a San Benedetto del Tronto e Montepulciano.

Cosa succederà dopo il periodo di formazione?

Seguiteci, lo scopriremo insieme! 

“Comunità amiche della lettura, fin da piccoli” è un progetto del Centro per la Salute del Bambino, in rete con la Cooperativa Ascur e l’Unicef, finanziato dal
Cepell (Centro per il Libro e la Lettura) nell’ambito del bando Leggimi 06, con la collaborazione delle reti locali Nati per Leggere, Nati per la Musica e i Villaggi per Crescere.