Il concetto di Ambiente di Apprendimento Familiare (Home Learning Environment, HLE) è piuttosto recente. È stato proposto da Edward Melhuish per descrivere le attività rilevanti rispetto allo sviluppo nei primi anni e aventi in comune l’interazione con i genitori tramite lettura e gioco.
Per approfondire leggi – LINK
Le forti evidenze che lo sviluppo dipende, oltre che dal patrimonio genetico e da quello biologico, anche dalle relazioni più vicine (genitori, nonni, amici stretti), rendono necessario prendere in considerazione tutto questo ambiente fatto di oggetti, ambienti, tempi e routine e ampliare la definizione di HLE proposta da Melhuish e definirlo come “l’insieme delle relazioni, degli ambienti fisici e degli eventi a cui il bambino viene esposto nell’ambito della famiglia e che costituiscono la sua fonte principale di apprendimento durante i primi due-tre anni di vita”.
Questa definizione pone l’accento sugli aspetti relazionali, altrettanto importanti come quelli cognitivi, e consente di includere non solo gli aspetti propri della genitorialità ma anche i tempi, gli spazi, gli eventi e la loro organizzazione.
Per sostenere tutte le potenzialità di sviluppo del bambino e contrastare il precoce insorgere di diseguaglianze sociali ed educative, occorre quindi lavorare direttamente con le famiglie e migliorare le loro conoscenze, attitudini e pratiche tanto quanto per sostenere il loro reddito e promuovere servizi a loro dedicati.