Venerdì 22 settembre alle ore 17 presso la Fondazione Pasquinelli in corso Magenta 42 a Milano, Giorgio Tamburlini presenterà il suo libro: “I bambini in testa. Prendersi cura dell’infanzia a partire dalle famiglie” edito da Il Pensiero Scientifico.
Il libro
Molti genitori e anche molte persone che lavorano con i bambini, non immaginano quanto può rivelarsi decisivo il loro contributo per lo sviluppo cognitivo e socio-relazionale dei figli, in particolare nei primi anni di vita.
D’altra parte se chi prende le decisioni a livello politico non mette in campo le risorse e le misure necessarie a sostenere le conoscenze e le competenze dei nuovi genitori, se manca a tutti i livelli la consapevolezza su questi temi, difficilmente la situazione può cambiare.
E sarebbe davvero un’opportunità persa di avere un mondo migliore.
Gli studi degli ultimi due decenni in vari settori di ricerca, dalle neuroscienze alla psicologia dell’età evolutiva, dall’economia dello sviluppo alle scienze sociali, hanno ampiamente approfondito i fattori che influenzano lo sviluppo dei bambini nei primi anni di vita e quello che si può fare per favorirlo.
L’incontro con l’autore
Durante la presentazione, Giorgio Tamburlini, Maurizio Bonati (Dipartimento di Salute pubblica e Laboratorio per la Salute Materno Infantile, IRF Mario Negri) e Monica Castagnetti (consulente pedagogica, coordinatrice Un Villaggio per Crescere a Milano), dialogheranno su quanto e come salute e sviluppo dei bambini siano soprattutto nelle mani e nella testa dei loro genitori e del compito della società di mettere questi genitori nella condizione di svolgere al meglio il loro ruolo intervenendo precocemente, ben prima della nascita del bambino e in anticipo rispetto all’emergere di eventuali problemi.
Un incontro che farà il punto sulla teoria e la pratica necessarie affinché si realizzi l’obiettivo di garantire a tutti i bambini le migliori opportunità di una buona partenza, e di quanto sia necessario e urgente investire, molto più di quanto si faccia attualmente, sui primissimi – e così importanti – periodi della vita.
I bambini hanno tutto il diritto di essere rimessi “in testa” non solo alle preoccupazioni dei loro genitori, ma anche alle priorità di una società che si voglia bene e guardi avanti.
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