“Incontriamoci a Corte” significa non solo incontrarsi in un luogo aperto come può essere il cortile.
Le famiglie coinvolte nel progetto hanno aperto le loro porte e poco a poco ci hanno fatto entrare nelle loro case e nelle loro vite.
“Ricordo un pomeriggio in cui, dopo le attività della corte, ho accompagnato a casa uno dei bimbi più piccoli, Sami di 4 anni. Era un po’ contrariato perché i bambini più grandi quel giorno non lo avevano incluso nei loro giochi” racconta Licia, l’educatrice che ha accompagnato le famiglie di Incontriamoci a Corte.
“Accompagnarlo a casa ha significato farlo sentire accolto anche se quel giorno ha vissuto un altro tipo di esperienza e nello stesso tempo tranquillizzare la mamma rispetto alle dinamiche accadute tra i bambini.
L’obiettivo dell’incontro era fornire un racconto alla mamma dell’esperienza vissuta da Sami, un’esperienza sociale ed emotiva, per portarla a conoscenza di cosa succede quando i bambini affrontano determinate situazioni, degli strumenti, anche emotivi, a loro disposizione per fronteggiare gli eventi.
Parte integrante di questo intervento era anche la comprensione delle emozioni della mamma.
Il confronto ha fatto sì che sia Mimì, la mamma, sia Sami abbiano acquisito ancora più fiducia nei confronti di noi educatori”.