Cosa significa ECD: Early Childhood Development spiegato facile

ECD-Early Childhood Development: cosa significa e perché se ne parla tanto?

ECD è l’acronimo di Early Childhood Development, che in italiano si traduce con “sviluppo precoce”. Indica l’insieme dei cambiamenti che avvengono nei primi anni di vita, dalla nascita fino ai 6-8 anni, in ambiti diversi ma strettamente collegati: lo sviluppo fisico, cognitivo, linguistico, sociale ed emotivo.Oggi si parla sempre più spesso di ECD perché le evidenze scientifiche ci dicono con chiarezza che i primi 1.000 giorni di vita, dal concepimento fino ai due anni, sono una finestra cruciale per costruire le basi del benessere, dell’apprendimento e della salute di tutta la vita.

Perché l’Early Childhood Development è così importante?

Il cervello di un bambino o bambina si sviluppa a un ritmo straordinario nei primi anni: oltre un milione di nuove connessioni neurali al secondo, un livello mai più ripetuto nel corso della vita. In questa fase, ciò che un bambino o bambina vive – l’ambiente, le relazioni, le cure – ha un impatto diretto e duraturo sulla sua capacità di imparare, regolare le emozioni, costruire relazioni e affrontare le difficoltà. Quando il contesto è coinvolgente, sicuro, affettuoso, nutriente, il cervello si sviluppa in modo armonico. Quando invece mancano stimoli, affetto, o protezione, possono crearsi disuguaglianze difficili da colmare nel tempo. Queste differenze iniziali rischiano di compromettere salute, rendimento scolastico, qualità della vita e opportunità future.

Il ruolo del Nurturing Care Framework

Un punto di riferimento fondamentale per comprendere e promuovere l’ECD è il Nurturing Care Framework for Early Childhood Development (NCF). Si tratta di un documento internazionale, promosso da OMS, UNICEF, Banca Mondiale e Partnership per la Salute materno-infantile, di cui CSB ha realizzato la traduzione in italiano, a cura di Anduena Alushaj e Giorgio Tamburlini, presidente e fondatore di CSB.

Il documento, basato su ricerche scientifiche e buone pratiche internazionali, propone una visione integrata dello sviluppo nella prima infanzia, sottolineando che, per crescere bene, bambini e bambine hanno bisogno di:

  1. buona salute: accesso ai servizi sanitari, prevenzione e promozione della salute;
  2. alimentazione adeguata: nutrizione equilibrata, allattamento e sostegno nutrizionale;
  3. sicurezza e protezione: ambienti privi di violenza, cura attenta e condizioni abitative dignitose;
  4. cure responsive: relazioni empatiche, stabili e affettuose tra bambini e adulti;
  5. opportunità di apprendimento precoce: esperienze di gioco, esplorazione e interazione stimolanti.

Queste cinque componenti sono interdipendenti e richiedono un approccio coordinato tra famiglie, comunità, professionisti, professioniste e istituzioni.

ECD: una visione integrata dello sviluppo del bambino

I principi fissati nel Nurturing Care Framework declinano e rendono applicabile in concreto l’Early Childhood Development, proponendo un modello integrato che mette al centro il bambino o la bambina e il suo diritto a svilupparsi appieno.

Ma in concreto, chi è che mette in pratica l’ECD? La risposta è: tutti coloro che hanno un ruolo nello sviluppo infantile. In primo luogo le famiglie e i caregiver, ma anche il personale dei servizi educativi, sanitari, sociali e culturali, le amministrazioni pubbliche, le ONG e i decisori politici. In altre parole, l’ECD è una responsabilità collettiva.

In quest’ottica, CSB promuove interventi e programmi che mettono al centro il bambino e la bambina, la sua rete di relazioni e l’ambiente in cui cresce.

ECD nella formazione: l’impegno di CSB

L’importanza dei primi anni di vita ai fini della salute e del benessere nelle età successive è ampiamente riconosciuta, ma spesso le operatrici e gli operatori che accompagnano famiglie e bambine e bambini non dispongono di strumenti formativi adeguati e integrati tra loro.

Per questo motivo, dal 2015 CSB ha concentrato la propria offerta formativa sul tema dell’ECD, promuovendo corsi e materiali costruiti a partire dalle più recenti evidenze scientifiche e dall’esperienza diretta sul campo.

I percorsi formativi sono pensati per:

  • accrescere le competenze sullo sviluppo nei primi anni di vita;
  • fornire strumenti concreti per accompagnare e sostenere le famiglie;
  • diffondere buone pratiche validate per lo sviluppo infantile precoce;
  • promuovere la collaborazione tra professionisti di ambiti diversi;
  • migliorare la comunicazione tra operatori e genitori.

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In conclusione

Comprendere cosa significa Early Childhood Development non è solo una questione tecnica: è un passo essenziale per costruire una società più equa, consapevole e attenta ai diritti di chi nasce e cresce nel nostro paese.

Investire nella prima infanzia è la strategia più efficace e sostenibile per ridurre le disuguaglianze. E il momento per farlo è adesso.

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